martedì 8 maggio 2012

La cresta sui rimborsi

Per i consiglieri regionali dell'Emilia Romagna rimborsi chilometrici più alti d'Italia: 81 centesimi a chilometro, il doppio della media delle tariffe Aci. Solo qualche giorno fa la giunta ha approvato la riduzione a 50 centesimi.
Molte regioni assumono un numero di ingressi forfettario cui fare riferimento. In Lombardia, Toscana, Molise, Lazio e Basilicata i consiglieri vengono rimborsati per diciotto viaggi al mese, ma il record lo detiene il Friuli Venezia Giulia, che presume i suoi consiglieri arrivino a palazzo almeno 21 volte. Peccato che dall'inizio dell'anno i giorni effettivi di lavoro del consiglio Trieste siano stati solo 40 (in tutto): meno della metà di quelli rimborsati. Nel 2011 il consiglio regionale lombardo si è riunito in tutto l'anno 26 volte, ma i consiglieri lombardi si vedono comunque in busta paga un bel gruzzolo relativo a 212 presenze. A guadagnare di più in questo modo sono però i consiglieri della Basilicata, che ricevono 0,63 centesimi al chilometro per il doppio della distanza da casa. Assumendo che abiti a 50 chilometri dal capoluogo, un consigliere si trova così 13.600 euro l'anno di rimborso spese, una mancia di 1.134 euro al mese solo per muoversi in macchina.
Solo sei regioni su ventuno si basano sulle tariffe aggiornate dall'Aci: in tutta Italia i prezzi così calcolati variano dagli 0,25 centesimi al km stabiliti dalla Regione Puglia agli 0,63 della Basilicata. In media i valori si aggirano fra 0,37 e 0,47 cents a chilometro.
La Sicilia prevede per le spese di trasporto ferroviario, aereo e marittimo un rimborso "forfetario" di 10.095 euro l'anno. Non basta, perché naturalmente comanda il trasporto su gomma. Siamo così a 13.293 euro l'anno per chi percorre al massimo 100 km, 15.979 per chi li supera. Non si vorrà negare qualcosa anche a chi è residente a Palermo, nonostante la macchina forse la prenda ben poco: infatti, sono 6.646 euro all'anno.

Fonte: L'Espresso

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